Menu

formazione

corso-social-media-manager

Come diventare Social Media Manager

, , ,

come-diventare-social-media-manager-2024

Diventare Social Media Manager nel 2024

Anche se usi i social media quotidianamente per motivi personali, hai necessità di formazione per diventare un professionista del settore!

Diventare un social media manager nel 2024 è un’idea brillante in quanto si tratta di una professione digitale sempre più richiesta e spicca trai i lavoro del futuro. 

Al giorno d’oggi tutte le aziende hanno bisogno di una figura professionale incaricata della gestione dei profili social con l’obiettivo di realizzare specifici traguardi: dalla creazione e fidelizzazione di una community fino alla promozione di servizi o prodotti.

Cosa fa esattamente il social media manager?

La sua responsabilità principale è definire e attuare una strategia mirata per raggiungere gli obiettivi aziendali.

Questo professionista è incaricato della pubblicazione di contenuti sui vari canali social, tra cui Facebook, Instagram, LinkedIn, TikTok e altri, oltre a monitorare l’andamento delle pagine e gestire le attività pubblicitarie su tali piattaforme.

Le mansioni specifiche di un social media manager:

  • Creazione di un calendario editoriale per una gestione organizzata delle pubblicazioni.
  • Sviluppo di contenuti per diverse piattaforme social, come post, video, reel e caroselli.
  • Ideazione e gestione di strategie social, dalla progettazione di campagne pubblicitarie all’apertura e gestione di negozi virtuali su Instagram e Facebook.
  • Monitoraggio delle metriche e delle analisi per valutare l’efficacia delle campagne e apportare eventuali correzioni.
  • Valutazione del ritorno sull’investimento (ROI) attraverso obiettivi misurabili e report.
  • Ricerca e condivisione di contenuti rilevanti di terze parti, seguendo fonti autorevoli.
  • Incremento dell’engagement degli utenti attraverso risposte ai commenti, stories e sondaggi.

Un social media manager scrive diversi post al giorno, adattando lo stile di scrittura all’identità del brand e alla piattaforma su cui pubblica. Deve essere costantemente aggiornato sulle ultime tendenze del settore e analizzare le attività dei competitor.

Per diventare social media manager nel 2024 devi sviluppare competenze e conoscenze specifiche. Per farlo puoi frequentare dei corsi di formazione professionali. Ricorda inoltre di fare pratica sul campo e restare sempre aggiornato.

Il nostro corso online per diventare social media manager è in partenza, è rivolto a disoccupati e inoccupati ed è totalmente gratuito in quanto finanziato dal fondo FormaTemp. I posti sono limitati e per questo motivo è prevista una selezione. Se hai i requisiti per accedere, puoi candidarti qui.

lavori-più-richiesti-2024

Lavori più pagati e richiesti del 2024

, , , ,

Lavori più pagati e richiesti del 2024

Lavori più richiesti e pagati nel 2024 La crescente importanza delle tecnologie sta portando a una domanda sempre più alta di professioni altamente specializzate e tecniche. Ecco alcune delle professioni più richieste e ricercate in questo momento.

Il mondo del lavoro sta cambiando rapidamente, a causa dell’avvento delle nuove tecnologie e della crescente digitalizzazione. Questo cambiamento sta portando alla nascita di nuove professioni e alla scomparsa di altre. Secondo un recente studio del World Economic Forum, i lavori più pagati del 2024 sono quelli legati alla tecnologia e alle professioni specialistiche.

In cima alla lista troviamo ingegneri software, data scientist e architetti cloud, seguiti da professionisti di cybersecurity e intelligenza artificiale. Anche il settore medico-sanitario offre opportunità altamente remunerative, con specialità come chirurghi e dentisti che continuano a guadagnare molto. Inoltre, i manager esperti di marketing digitale e i dirigenti aziendali sono altrettanto ben pagati.

Per raggiungere questi lavori altamente remunerativi, è necessario investire in formazione e specializzazione continua.

Ecco alcune dei lavori più pagati del 2024 e ricercati: 

  1. Sviluppatori di software: La domanda di queste figure è in costante aumento a causa della crescente importanza della tecnologia nella vita quotidiana e nei settori commerciali. Gli sviluppatori di software sono responsabili della creazione di programmi informatici e app, nonché della manutenzione e dell\’aggiornamento di questi sistemi.
  2. Specialisti in intelligenza artificiale e machine learning: La crescente diffusione dell\’intelligenza artificiale e del machine learning sta creando una domanda sempre più alta di specialisti in questo campo. Questi professionisti sono responsabili dello sviluppo e dell\’utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale per automatizzare i processi aziendali e migliorare la qualità delle decisioni.
  3. Specialisti in sicurezza informatica: Con l\’aumento dei rischi di cyber-attacchi e la crescente importanza della protezione dei dati, c\’è una domanda sempre più alta di specialisti in sicurezza informatica. Questi professionisti sono responsabili della protezione dei sistemi informatici e dei dati sensibili delle aziende da eventuali minacce informatiche.
  4. Consulenti digitali: Con la crescente importanza della tecnologia nei processi aziendali, c\’è una domanda sempre più alta di consulenti digitali. Questi professionisti aiutano le aziende a sfruttare al meglio le opportunità offerte dalla tecnologia per migliorare i loro processi e aumentare la loro competitività.
  5. Professionisti della salute: La crescente importanza della salute e del benessere sta creando una domanda sempre più alta di professionisti della salute, come medici, infermieri e fisioterapisti. Questi professionisti sono responsabili del benessere fisico e mentale delle persone e svolgono un ruolo fondamentale nella società.

Alcune di queste competenze, soprattutto quelle legate al mondo digitale, possono essere acquisite attraverso percorsi formativi professionali di qualità. Consulta il nostro calendario e scegli il corso che fa per te!

Scrivici se cerchi lavoro
cambiare-lavoro-ogni-2-anni

Perché quasi la metà della popolazione cambia lavoro ogni 2 anni?

, , ,

Perché quasi la metà della popolazione cambia lavoro ogni 2 anni?

Perché quasi la metà degli italiani cambia lavoro ogni 2 anni?

Più del 40% degli italiani decide di cambiare lavoro nel giro di due anni. Come frenare tutto ciò? Investendo nella formazione.

La ricerca, condotta da Digit’Ed in collaborazione con l\’intelligenza artificiale, ha analizzato oltre 650mila annunci di lavoro e coinvolto 30mila professionisti.

La dinamica di cambiamento lavorativo è particolarmente evidente nei profili junior, che risultano essere i più ricercati sul mercato del lavoro. Tuttavia, curiosamente, le assunzioni spesso privilegiano profili senior, dotati delle competenze richieste. Un dato interessante è che l\’82% dei lavoratori considera la formazione di primaria importanza, ma la metà di essi ritiene di non riceverne abbastanza.

L\’analisi rivela che il cambiamento lavorativo entro i primi due anni dall\’assunzione è raddoppiato nei profili junior, passando dal 12% al 24%. Questo fenomeno si è manifestato in tutti i settori, con incrementi significativi soprattutto nel settore bancario (+81%), delle utilities (+71%) e del retail (+35%).

Tra il 2018 e il 2019, il 15% delle nuove assunzioni ha cambiato lavoro, mentre nel biennio 2020-2022 questa percentuale è salita al 22%, registrando un aumento del 42%. Tale tendenza, paragonata alla \”great resignation\” americana, indica un cambiamento profondo nel mercato del lavoro italiano.

L\’utilizzo dell\’intelligenza artificiale nella ricerca, che ha processato una vasta quantità di dati, ha evidenziato anche la difficoltà delle aziende nel trovare profili junior con le competenze richieste. Nonostante il 47% degli annunci di lavoro sia rivolto a questi profili, solo il 10% delle assunzioni riguarda effettivamente i profili junior, mentre il 68% coinvolge profili senior.

Questo scollamento potrebbe essere attribuito alla crescente complessità delle competenze richieste ai profili junior, che sono aumentate del 31% nell\’arco temporale considerato.

Per trattenere i talenti, le aziende dovrebbero concentrarsi su tre elementi chiave: flessibilità, prospettive di crescita e formazione.

La ricerca indica che la formazione è uno degli elementi principali di retention, e un dipendente formato in maniera strutturata tende a rimanere in azienda fino al 70% più a lungo di uno non formato con piattaforme generaliste. In questo contesto, You.ta Academy offre soluzioni di formazione e aggiornamento per supportare le aziende nella gestione dei cambiamenti nel mondo del lavoro. Contattaci per saperne di più!

operatore-cnc-cosa-fa

Operatore CNC cosa fa e quanto guadagna

,

Operatore CNC cosa fa e quanto guadagna

Operatore CNC: cosa fa e quanto guadagna

Se stai cercando una professione promettente che possa aprire nuove opportunità lavorative e offrirti un futuro solido, l\’hai trovata! In questo articolo esploriamo nel dettaglio cosa fa un Operatore CNC, quanto guadagna e come puoi iniziare il tuo percorso professionale in questo settore.

Cosa fa un Operatore CNC

Un Operatore CNC (Controllo Numerico Computerizzato) è una figura essenziale nell\’industria manifatturiera moderna. Questo professionista utilizza macchine CNC per fabbricare componenti meccanici e pezzi su misura. Ecco le sue mansioni:

  • Programmazione: è responsabile della programmazione delle macchine, inserendo le istruzioni specifiche per la produzione dei pezzi richiesti.
  • Set-Up delle macchine: configura e prepara le macchine CNC per l\’uso, verificando che siano in grado di produrre pezzi conformi alle specifiche richieste.
  • Monitoraggio e manutenzione: durante il processo di produzione, monitora attentamente le macchine per garantire la qualità dei prodotti e, se necessario, effettua la manutenzione di base.
  • Controllo qualità: controlla i pezzi prodotti, eseguendo misurazioni e verificando che siano conformi agli standard.
  • Ottimizzazione del processo: cerca costantemente modi per ottimizzare il processo di produzione, riducendo i tempi di produzione e il consumo di materiali.

Quanto puoi guadagnare

Il salario ovviamente dipenderà dalla tua esperienza, dalla tua posizione geografica e dal settore in cui lavori. Mediamente, secondo gli studi di Talent.com effettuati per l\’anno 2023, lo stipendio di un Operatore CNC va dai 1.800 € ai 2.500 € mensili. 

Come diventare Operatore CNC

Se sei disoccupato e desideri intraprendere una carriera come Operatore CNC, sei nel posto giusto. You.ta Academy offre un corso completamente gratuito in quanto finanziato dal fondo FormaTemp.

Il corso è progettato per fornirti le competenze e le conoscenze necessarie per avviare la tua carriera in questo settore in crescita.

Dopo aver frequentato il corso potrai lavorare come responsabile della programmazione, dell’installazione e della manutenzione di macchine utensili controllate da computer, come fresatrici, torni e centri di lavorazione.

Inoltre, ti offriamo supporto nella ricerca di opportunità di lavoro per mettere in pratica ciò che hai imparato durante il corso. La formazione è una via concreta per uscire dalla disoccupazione e creare una prospettiva solida per il futuro.

Se sei interessato a saperne di più sul nostro corso gratuito per diventare Operatore CNC, non esitare a contattarci. You.ta Academy è qui per aiutarti a intraprendere un nuovo percorso professionale e a realizzare il tuo potenziale nel mondo del lavoro!

Turchese Blu e Giallo Carino Aziendale PMI Kit Branding Post di LinkedIn (1080 × 1920 px) (Post di Instagram (quadrato)) (600 × 400 px) (Post Instagram (Quadrato))

I consigli di Giacomo Cellini per diventare Social Media Manager

, ,

I consigli di Giacomo Cellini per diventare Social Media Manager

Giacomo Cellini è esperto di Digital Marketing Manager Consulente di Digital Marketing, Seo e Facebook Ads, Cellini ha esperienza nel Digital da lungo tempo e gestisce tutte le principali attività del web marketing per far crescere le aziende.

Come diventare un social media manager

Il ruolo di social media manager è diventato sempre più importante nell\’era digitale in cui viviamo. Con l\’aumento dell\’uso dei social media da parte delle aziende per promuovere i loro prodotti e/o servizi e interagire con il pubblico, la figura del social media manager è diventata indispensabile.

Chi è e cosa fa il social media manager

Il social media manager è un professionista che gestisce le attività di marketing e comunicazione sui social media (Facebook, Instagram, LinkedIn, Youtube, TikTok…) per conto di un\’azienda, un\’organizzazione o un individuo.

Il ruolo del social media manager è di creare e implementare strategie efficaci per promuovere la presenza online del cliente e interagire con il pubblico sui diversi canali social.

Se sei interessato a intraprendere questa carriera stimolante, ecco alcuni passaggi da seguire per diventare un social media manager di successo.

Il social media manager si divide in due figure differenti, quello interno all’azienda, magari che lavora nel reparto marketing e chi si occupa di consulenza in quanto libero professionista.

Molto spesso il professionista esterno è un consulente di facebook e instagram advertising, dato la sempre minore visibilità gratuita che i social media offrono alle aziende.

Come si diventa esperti di social media marketing

Il primo passo per diventare un social media manager è comprendere i vari canali di social media e come funzionano. Studia le piattaforme più popolari come Facebook, Twitter, Instagram, LinkedIn e YouTube, e impara le loro funzionalità e le migliori pratiche per l\’uso aziendale. Segui i blog e le risorse online che forniscono informazioni aggiornate sulle tendenze e le strategie dei social media.

Coltiva le tue competenze di comunicazione

Essere un bravo comunicatore è fondamentale per un social media manager. Lavora sulla tua capacità di scrivere in modo chiaro, coinvolgente e adattato al tono di ogni piattaforma. Sviluppa le tue abilità di storytelling per creare contenuti interessanti e memorabili. Inoltre, impara ad ascoltare attivamente e a rispondere in modo efficace alle domande e ai commenti degli utenti.

Impara a analizzare i dati

La capacità di analizzare i dati è cruciale per valutare l\’efficacia delle tue strategie di social media. Studia strumenti di analisi come Google Analytics, che ti forniranno informazioni sulle metriche chiave come l\’engagement, l\’audience reach e il traffico generato dai social media.

Utilizza queste informazioni per adattare e migliorare continuamente la tua strategia di social media.

Sperimenta con diverse piattaforme e formati

Ogni social media ha le sue peculiarità, quindi è importante sperimentare con diverse piattaforme e formati di contenuto. Crea video per YouTube, immagini coinvolgenti per Instagram e post informativi per LinkedIn. Testa diversi tipi di contenuti e monitora le prestazioni per capire cosa funziona meglio per il tuo pubblico di riferimento.

Costruisci una solida presenza online

Essere un social media manager credibile richiede una solida presenza online. Crea un profilo professionale su LinkedIn e partecipa attivamente a gruppi e discussioni pertinenti al tuo settore, in pratica diventa il primo cliente di te stesso. Costruisci una rete di contatti nel campo dei social media e fai networking con professionisti del settore. Inoltre, crea un portfolio online che mostri i tuoi successi e le tue competenze nel campo dei social media.

Mantieniti aggiornato sulle tendenze dei social media

I social media sono in continua evoluzione, quindi è importante essere sempre aggiornati sulle ultime tendenze e cambiamenti nell\’industria. Iscriviti a newsletter, segui blog e partecipa a webinar e conferenze sul social media marketing.

Mantieniti informato sulle nuove funzionalità delle piattaforme e sulle strategie innovative che altre aziende stanno adottando.

Cerca opportunità di stage o collaborazioni

Per acquisire esperienza pratica nel campo dei social media management, cerca opportunità di stage presso agenzie di marketing digitale o aziende che abbiano un reparto dedicato ai social media. In alternativa, puoi offrirti come social media manager freelance per piccole imprese o startup, creando e gestendo le loro strategie di social media.

Diventare un social media manager richiede tempo, impegno e costante aggiornamento. Ma se sei appassionato dei social media e sei disposto a investire nella tua formazione e a sperimentare, puoi aprire le porte a una carriera stimolante e in continua crescita.

Vuoi saperne di più? Approfitta del corso di Social Media Specialist gratuito in partenza, troverai anche Giacomo Cellini tra i docenti! 

1

Formazione Continua: il Motore del Successo Professionale e Organizzativo

, ,

Formazione Continua: il Motore del Successo Professionale e Organizzativo

Formazione Continua: Il Motore del Successo Professionale e Organizzativo Scopri il significato della formazione continua e i vantaggi che produce sia per il lavoratore che per l\'organizzazione. Approfitta di questa risorsa strategica per migliorare la tua carriera e ottenere risultati duraturi.

La formazione continua, conosciuta anche come formazione permanente o lifelong learning, è diventata una componente essenziale nel mondo professionale odierno. Rappresenta il processo di apprendimento continuo che avviene lungo l\’intero arco della vita lavorativa e oltre. Questo concetto si riferisce all\’acquisizione costante di conoscenze, competenze e abilità per rimanere al passo con i cambiamenti del mercato del lavoro e soddisfare le esigenze evolutive di un ambiente sempre più dinamico.

La formazione continua offre vantaggi significativi sia per il lavoratore che per l\’organizzazione in cui opera. Per il lavoratore, questa pratica rappresenta un\’opportunità per ampliare le proprie competenze e rimanere competitivi sul mercato. Consentendo lo sviluppo professionale e l\’acquisizione di nuove abilità, la formazione continua migliora le prospettive di carriera, permettendo ai lavoratori di adattarsi ai cambiamenti del loro settore e accedere a nuove opportunità lavorative.

Inoltre, la formazione continua contribuisce a migliorare l\’autostima e la fiducia dei lavoratori, poiché si sentono più sicuri delle proprie capacità grazie all\’aggiornamento continuo delle loro competenze. Ciò si traduce in un aumento della soddisfazione lavorativa e della motivazione, creando un ambiente positivo che favorisce la produttività e la crescita personale.

Dall\’altro lato, le organizzazioni che promuovono la formazione continua tra i propri dipendenti beneficiano di numerosi vantaggi. In primo luogo, la formazione continua consente alle aziende di rimanere all\’avanguardia nel loro settore, adattandosi alle nuove tecnologie, metodologie e tendenze. I dipendenti formati costantemente sono in grado di implementare nuove strategie e soluzioni innovative, contribuendo così al successo complessivo dell\’organizzazione.

Inoltre, la formazione continua riduce il turnover del personale, in quanto i lavoratori sentono di essere valorizzati e sviluppati professionalmente. Ciò comporta un risparmio di costi legato alla selezione e alla formazione di nuovi dipendenti. Inoltre, le aziende che investono nella formazione continua creano un ambiente di lavoro positivo e di crescita, che attira i migliori talenti sul mercato e contribuisce a creare un vantaggio competitivo duraturo.

In conclusione, la formazione continua è diventata una priorità per i lavoratori e le organizzazioni che vogliono prosperare nel mondo del lavoro in continua evoluzione. Questo processo di apprendimento continuo offre vantaggi sia per il lavoratore che per l\’organizzazione, tra cui lo sviluppo professionale, l\’adattamento al cambiamento e un ambiente di lavoro motivante. 

 

2

Come attrarre talenti in azienda grazie alla formazione continua

, ,

Come attrarre talenti in azienda grazie alla formazione continua

Come attrarre i talenti in azienda grazie alla formazione costante e al welfare aziendale Il valore della formazione continua nel mondo del lavoro è sempre più apprezzato dai dipendenti, soprattutto quelli italiani, che preferiscono le aziende che offrono opportunità di sviluppo costanti.

La situazione economica attuale rende difficile per le aziende cercare nuovi talenti, ma investire nella formazione del personale potrebbe essere una soluzione efficace per trattenere le persone e generare un ritorno positivo per il business. Secondo una ricerca condotta da Cint per conto di Docebo, l\’82% dei dipendenti italiani preferirebbe lavorare per un\’azienda che offra opportunità di formazione costanti. Inoltre, il 61% dei dipendenti sarebbe disposto a cambiare lavoro se l\’attuale azienda di appartenenza tagliasse o non offrisse opportunità di formazione essenziali per la crescita e lo sviluppo della loro carriera.

La formazione continua potrebbe costituire una valida strategia per ridurre il turnover del personale, anche quando l\’aumento salariale non è possibile. La ricerca dimostra anche che i Millennials e la Generazione Z sono molto attenti alle politiche di learning & development: l\’83% dei Millennials e il 79% dei membri della Generazione Z preferiscono lavorare per un\’azienda che offra opportunità di formazione costanti. Inoltre, in due casi su tre, sia Millennials che Gen Z sarebbero favorevoli a prendere in considerazione il licenziamento nel caso in cui la propria azienda tagliasse gli investimenti in formazione.

L\’investimento nella formazione continua potrebbe costituire una base per edificare una \”nuova\” cultura aziendale, che trattiene i dipendenti e li motiva a migliorare le proprie competenze. Ciò è particolarmente importante in un periodo in cui la sopravvivenza dell\’impresa dipende dalla capacità di mantenere i team con adeguate competenze. Inoltre, la formazione costante potrebbe costituire una soluzione per la carenza di nuovi talenti da inserire in organico.

In conclusione, l\’investimento nella formazione continua può costituire una strategia vincente per attrarre e trattenere i talenti in azienda, aumentando la motivazione e la produttività dei dipendenti e generando un ritorno positivo anche in chiave di business. La formazione continua può costituire una soluzione anche in un periodo in cui l\’aumento salariale non è possibile e può rappresentare un investimento nella cultura aziendale.

FONDI INTERPROFESSIONALI

Fondi interprofessionali: 3 ragioni per cui la tua azienda non può farne a meno

,

Fondi interprofessionali: 3 ragioni per cui la tua azienda non può farne a meno

3 ragioni per cui ogni azienda dovrebbe usufruire dei fondi interprofessionali Scopri come i fondi interprofessionali possono aiutare la tua azienda a migliorare la formazione dei dipendenti, ridurre i costi e aumentare la produttività.

I fondi interprofessionali sono una grande opportunità per le aziende di investire nella formazione dei propri dipendenti.

Questi fondi, creati attraverso accordi tra i datori di lavoro e i sindacati, sono un modo efficace per finanziare corsi di formazione, programmi di apprendistato, stage e altre attività formative.

In questo articolo, esploreremo tre ragioni per cui ogni azienda dovrebbe considerare l\’utilizzo dei fondi interprofessionali.

Riduzione dei costi

Uno dei principali vantaggi dei fondi interprofessionali è la loro capacità di ridurre i costi di formazione per le aziende. I fondi sono finanziati attraverso contributi obbligatori dei datori di lavoro, il che significa che le aziende possono usufruire di questi fondi senza dover pagare di tasca propria. Ciò può aiutare a ridurre i costi di formazione e rendere più accessibile la formazione per i dipendenti.

Inoltre, questi enti spesso finanziano programmi di formazione specifici del settore, che possono essere più efficaci e pertinenti rispetto ai programmi di formazione generici. Ciò significa che le aziende possono risparmiare sui costi di formazione senza dover compromettere la qualità della formazione.

Miglioramento della formazione dei dipendenti

Un\’altra ragione per cui le aziende dovrebbero considerare l\’utilizzo dei fondi interprofessionali è il loro potenziale per migliorare la formazione dei dipendenti. I fondi interprofessionali finanziano corsi di formazione specifici del settore, programmi di apprendistato, stage e altre attività formative, che possono aiutare i dipendenti a sviluppare competenze e conoscenze più pertinenti per il loro lavoro.

Ciò significa che i dipendenti possono diventare più efficaci e produttivi, migliorando l\’efficienza aziendale e l\’esperienza del cliente. Inoltre, una formazione di alta qualità può aiutare le aziende a sviluppare un team altamente qualificato e motivato, che può contribuire al successo dell\’azienda a lungo termine.

Aumento della produttività

Infine, i fondi interprofessionali possono aiutare a migliorare la produttività aziendale. Investire nella formazione dei dipendenti significa che i dipendenti diventano più efficaci nel loro lavoro, riducendo gli errori e aumentando la velocità di esecuzione. Ciò significa che le aziende possono gestire più lavoro in meno tempo, aumentando la produttività complessiva dell\’azienda.

Inoltre, un team altamente qualificato e motivato può contribuire a ridurre il turnover dei dipendenti, riducendo i costi di reclutamento e formazione a lungo termine.

fondo_interp

Fondi interprofessionali: cosa sono e a cosa servono?

,

Fondi interprofessionali: cosa sono e a cosa servono?

Fondi interprofessionali: cosa sono e a cosa servono? Scopri tutto quello che c\'è da sapere sui fondi interprofessionali, i loro obiettivi e come possono aiutare a migliorare la formazione professionale.

I fondi interprofessionali sono uno strumento importante per il finanziamento della formazione professionale.

Ma cosa sono esattamente e come funzionano? In questo articolo esploreremo le loro caratteristiche, gli obiettivi e come possono aiutare a migliorare la formazione professionale.

Cos\’è un fondo interprofessionale?

Un fondo interprofessionale è un\’organizzazione che ha lo scopo di promuovere la formazione e lo sviluppo professionale all\’interno di un determinato settore industriale o professionale. In Italia, i fondi interprofessionali sono creati attraverso accordi tra i datori di lavoro e i sindacati, e il loro finanziamento proviene da contributi obbligatori pagati dai datori di lavoro.

A cosa servono i fondi interprofessionali?

I fondi interprofessionali servono a finanziare la formazione professionale all\’interno di un determinato settore o professione. Questo può includere corsi di formazione, programmi di apprendistato, stage e altre attività formative. Il loro obiettivo principale è quello di garantire che i lavoratori del settore siano sempre aggiornati sulle ultime novità e tecnologie, migliorando la loro capacità di svolgere il lavoro in modo efficace ed efficiente.

Come possono aiutare i fondi interprofessionali a migliorare la formazione professionale?

I fondi interprofessionali offrono diversi vantaggi per la formazione professionale. Alcuni di questi includono:

  1. Maggiore accessibilità alla formazione: I fondi interprofessionali forniscono risorse finanziarie che aiutano a rendere la formazione professionale più accessibile per i lavoratori del settore. Ciò significa che i lavoratori possono accedere a programmi di formazione e sviluppo che altrimenti potrebbero essere costosi o al di fuori del loro budget.
  2. Formazione specifica del settore: I fondi interprofessionali sono in grado di finanziare programmi di formazione che sono specifici per un determinato settore o professione. Ciò significa che i lavoratori possono accedere a programmi di formazione che sono altamente specializzati rilevanti per il loro lavoro e che li aiutano a sviluppare le competenze e le conoscenze necessarie per la loro carriera.
  3. Maggiore qualità della formazione: I fondi interprofessionali possono garantire che la formazione professionale fornita sia di alta qualità. Ciò significa che i lavoratori possono essere sicuri che stanno ricevendo una formazione di alto livello che li aiuterà a migliorare le loro capacità e il loro valore come dipendenti.

Conclusioni

In conclusione, i fondi interprofessionali sono un\’importante fonte di finanziamento per la formazione professionale all\’interno di un determinato settore o professione. Finanziando corsi di formazione, programmi di apprendistato, stage e altre attività formative.

La tua azienda sta utilizzando correttamente questa opportunità? Se vuoi scoprire di più, contattaci e riceverai una consulenza gratuita!

Scrivici
assunzioni36

Assunzioni agevolate 2023: bonus per giovani under 36

, , , ,

Assunzioni agevolate 2023: bonus per giovani under 36

Bonus assunzioni donne disoccupate e percettori reddito cittadinanza

Per favorire l’ingresso stabile nel mondo del lavoro alle donne, il legislatore ha previsto anche per il 2023, come in passato, una serie di misure incentivanti.

Si tratta dell’ esonero contributivo nella misura del 100% per l’assunzione di donne con almeno 50 anni di età disoccupate da oltre 12, senza ulteriori requisiti, donne di qualsiasi età, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi, in possesso di determinati requisiti di residenza e di professione ed infine donne di qualsiasi età, ovunque residenti e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24, senza ulteriori requisiti.

Al di là di tale misura, la vera novità del 2023 è il temporaneo esonero destinato a chi assume percettori di cittadinanza.

Per favorire il ricollocamento dei percettori di Reddito di Cittadinanza, il Parlamento ha rinforzato lo sgravio contributivo totale previsto per chi assume i beneficiari del Rdc, fino a un massimo di 8.000 euro (il limite ad oggi è fissato a 6.000 euro), per chi assume a tempo indeterminato o stabilizza i percettori.

Per favorire l\’ingresso stabile nel mondo del lavoro,  si  prevede  sia riconosciuto:

  • per un periodo massimo di dodici mesi, 
  • l\’esonero dal versamento del 100 per cento dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro,
  •  con esclusione dei premi e contributi INAIL,
  • nel limite massimo di importo pari a 8.000 euro su base annua, riparametrato e applicato su base mensile.

Ai datori di lavoro privati che, dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, assumono  percettori di reddito di cittadinanza 

  1. con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato  o con 
  2. trasformazione si contratti a tempo determnato in indeterminato .

Resta ferma l\’aliquota dì computo delle prestazioni pensionistiche. 

Sono esclusi i rapporti  di lavoro domestico.

L\’esonero è alternativo  all\’incentivo previsto dal decreto istitutivo del reddito di cittadinanza ( decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4) che riconosceva al datore di lavoro le mensilità  residue di RDC dovute al lavoratore in caso di assunzione . 

INCENTIVI PER L’ASSUNZIONE DI DONNE:

  • donne con almeno 50 anni di età disoccupate da oltre 12 mesi, senza ulteriori requisiti. La persona da assumere deve risultare disoccupata e iscritta nelle liste di collocamento da almeno 12 mesi
  • donne di qualsiasi età, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi, in possesso degli ulteriori requisiti di residenza e di professione
  • Per essere ammesse allo sgravio le donne devono risultare residenti in particolari regioni considerate aree svantaggiate, ammissibili ai finanziamenti nell’ambito dei fondi strutturali dell’Unione europea, le cui aree sono indicate nella Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale per il periodo 2014-2020 ossia: Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Basilicata, oltre a Circolari 24 Lavoro / Il Sole 24 ORE 08 Febbraio 2023 7 / 15 zone specifiche di Emilia Romagna, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Sardegna, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto, Abruzzo, Molise, Lazio, Liguria, Lombardia. Il requisito richiesto è la residenza della lavoratrice ed il rapporto di lavoro può svolgersi anche al di fuori delle aree indicate
  • donne di qualsiasi età, ovunque residenti e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi, senza ulteriori requisiti

VINCOLI PER LE AZIENDE:

L’incentivo spetta a tutti i datori di lavoro privati in caso di:

  • assunzione a tempo indeterminato sia full-time che part-time; 
  • assunzione a tempo determinato;
  • trasformazione a tempo indeterminato di un precedente rapporto agevolato;
  • assunzione a scopo di somministrazione con l’avvertenza che l’incentivo spetta all’agenzia di somministrazione e spetta anche quando il lavoratore sia in attesa di assegnazione.

L’incentivo consiste in uno sconto del 100% sui contributi (Inps e Inail), fino a un massimo di 8.000 euro, per un periodo pari a:

  • 18 mesi in caso di assunzione a tempo indeterminato;
  • 12 mesi in caso di assunzione a tempo determinato;

Come per le precedenti versioni, le assunzioni devono comportare un incremento occupazionale netto tra il numero dei lavoratori occupati in ciascun mese e il numero dei lavoratori mediamente occupati nei 12 mesi precedenti (ULA).

AUTORIZZAZIONE EUROPEA

Ma attenzione, prima di entrare nel dettaglio su come funziona l’agevolazione bonus assunzioni giovani, bisogna precisare che l a sua operatività è sottoposta all’autorizzazione per l’utilizzo dei fondi da parte dell’Unione Europea. Questo sgravio è concesso, infatti, ai sensi della sezione 3.1 della comunicazione della Commissione europea C(2020) 1863 final del 19 marzo 2020, e successive modificazioni, recante “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19” (c.d. Temporary Framework), nei limiti e alle condizioni di cui alla medesima comunicazione. L’ultima autorizzazione, pervenuta a gennaio 2022 così come riportato nel messaggio INPS n. 403 del 26 gennaio 2022, ha permesso la fruizione del beneficio fino al 30 giugno 2022 e si attendono quelle successive (su cui noi vi aggiorneremo prontamente).

Load More