Assunzioni agevolate 2023: bonus per giovani under 36
Bonus assunzioni giovani under 36 Rinnovato anche per il 2023 il bonus assunzioni giovani under 36. Con questa proroga, inserita nella Legge di Bilancio 2023, le aziende potranno continuare a fruire nel 2023 delle agevolazioni contributive per assunzioni di giovani fino a 35 anni che non sono mai stati assunti a tempo indeterminato.
Esonero assunzioni giovani under 36 e donne
COS’È BONUS ASSUNZIONI GIOVANI 2023
Il Bonus assunzioni giovani è un esonero contributivo integrale (del 100%) destinato ai datori di lavoro privati che assumono giovani fino a 35 anni di età (36 anni non compiuti). L’agevolazione è concessa per le assunzioni a tempo indeterminato e le trasformazioni di contratti a tempo determinato in indeterminato effettuate nel periodo di riferimento, ovvero nel 2021-2022 e grazie alla proroga inserita nella Legge di Bilancio 2023 di cui vi parliamo anche in questo focus, entro la fine del 2023.
Lo sgravio viene riconosciuto per una durata massima di tre anni (36 mesi) e fino ad un importo limite di 8.000 euro l’anno, ripartito su base mensile (tetto innalzato dalla Manovra 2023 dai precedenti 6.000 euro).
Il periodo agevolato è esteso a 4 anni (48 mesi mesi) per i datori di lavoro privati che effettuino assunzioni in una sede o unità produttiva ubicata in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria o Sardegna.
Questo sgravio, infatti, ha le stesse caratteristiche del bonus per le assunzioni di giovani e nel Sud Italia, di cui mantiene l’importo e la durata, ma è rivolto ai datori di lavoro che assumono i dipendenti delle imprese oggetto di un tavolo di crisi presso il Ministero dello Sviluppo Economico.
AUTORIZZAZIONE EUROPEA
Ma attenzione, prima di entrare nel dettaglio su come funziona l’agevolazione bonus assunzioni giovani, bisogna precisare che l a sua operatività è sottoposta all’autorizzazione per l’utilizzo dei fondi da parte dell’Unione Europea. Questo sgravio è concesso, infatti, ai sensi della sezione 3.1 della comunicazione della Commissione europea C(2020) 1863 final del 19 marzo 2020, e successive modificazioni, recante “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19” (c.d. Temporary Framework), nei limiti e alle condizioni di cui alla medesima comunicazione. L’ultima autorizzazione, pervenuta a gennaio 2022 così come riportato nel messaggio INPS n. 403 del 26 gennaio 2022, ha permesso la fruizione del beneficio fino al 30 giugno 2022 e si attendono quelle successive (su cui noi vi aggiorneremo prontamente).
VINCOLI PER LE AZIENDE
Per usufruire dell’incentivo, l’azienda che assume è tenuta al rispetto delle seguenti condizioni:
- non deve aver effettuato nei 6 mesi precedenti l’assunzione licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo ovvero licenziamenti collettivi nei confronti di lavoratori inquadrati con la medesima qualifica nella medesima unità produttiva;
- non deve effettuare nei 9 mesi precedenti all’assunzione o stabilizzazione incentivata, allo stesso modo, licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo ovvero licenziamenti collettivi nei confronti di lavoratori inquadrati con la medesima qualifica nella medesima unità produttiva.
In caso contrario il datore di lavoro perde l’esonero e dovrà restituire quanto indebitamente ricevuto.
QUALI AZIENDE POSSONO ACCEDERE AL BONUS
Hanno diritto all’esonero contributivo previsto dal bonus assunzioni 2022 2023 per giovani tutti i datori di lavoro privati, a prescindere dalla circostanza che assumano o meno la natura di imprenditore, compresi i datori di lavoro del settore agricolo e quelli che rientrano nelle seguenti categorie:
- Enti pubblici economici;
- Istituti autonomi case popolari trasformati in base alle diverse leggi regionali in enti pubblici economici;
- Enti che per effetto dei processi di privatizzazione si sono trasformati in società di capitali, ancorché a capitale interamente pubblico;
- Ex IPAB trasformate in associazioni o fondazioni di diritto privato, in quanto prive dei requisiti per trasformarsi in ASP, ed iscritte nel registro delle persone giuridiche;
- Aziende speciali costituite anche in consorzio;
- Consorzi di bonifica;
- Consorzi industriali;
- Enti morali;
- Enti ecclesiastici.
SOGGETTI ESCLUSI DAL BONUS
Viceversa, non possono accedere al beneficio i seguenti soggetti:
- Amministrazioni dello Stato, compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado, le Accademie e i Conservatori statali, e le istituzioni educative;
- Aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo;
- Regioni, Province, Comuni, Città metropolitane, Enti di area vasta, Unioni dei comuni, Comunità montane, Comunità isolane o di arcipelago e loro consorzi e associazioni;
- Università;
- Istituti autonomi per case popolari e ATER non qualificati dalla legge istitutiva quali enti pubblici non economici;
- Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni;
- Enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali;
- Amministrazioni, aziende e enti del Servizio sanitario nazionale;
- Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN);
- Agenzie di Governo cui al decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300;
- Aziende sanitarie locali, Aziende sanitarie ospedaliere e strutture sanitarie istituite dalle Regioni con legge regionale nell’ambito dei compiti di organizzazione del servizio sanitario attribuiti alle medesime;
- IPAB e Aziende Pubbliche di Servizi alla Persona (ASP);
- Banca d’Italia, Consob e Autorità Indipendenti qualificate come amministrazioni pubbliche;
- Università non statali legalmente riconosciute qualificate enti pubblici non economici dalla giurisprudenza amministrativa e ordinaria.
RAPPORTI DI LAVORO NON INCENTIVABILI
Restano esclusi dal beneficio:
- i rapporti di apprendistato;
- i contratti di lavoro domestico;
- i contratti di lavoro intermittente o a chiamata;
- i rapporti di lavoro a tempo indeterminato di personale con qualifica dirigenziale;
- le prestazioni di lavoro occasionale;
- le prosecuzioni di contratti al termine del periodo di apprendistato;
- le assunzioni/trasformazioni a tempo indeterminato riguardanti giovani che, nei sei mesi precedenti, abbiano svolto presso il medesimo datore di lavoro attività di alternanza scuola-lavoro o periodi di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore, il certificato di specializzazione tecnica superiore o periodi di apprendistato in alta formazione.